From Revolt to Community-Driven Resistance: Beirut’s Year of Hell
Una serie di calamità non naturali che ha colpito il Libano sono state causate dai corrotti signori della guerra che puntellano la propria autorità con un secolare sistema settario di condivisione del potere. Nell’arco di pochi mesi gli attivisti che avevano organizzato una rivolta nazionale hanno dovuto fare i conti con un collasso finanziario e con la pandemia di covid-19, e questo poco prima che nel porto di Beirut, il 4 agosto 2020, esplodessero 2.750 tonnellate di nitrato di ammonio. L’esplosione esemplifica gli endemici problemi del Libano e ha svelato quanto sia criminale la corruzione dei suoi signori della guerra. Da allora gli attivisti e le istituzioni locali hanno però messo in discussione lo status quo proponendo un modello di offerta di servizi inclusivi e di advocacy. Chi è sceso in piazza si è attivamente impegnato per risolvere i problemi della nazione e se l’Unione europea vuole sostenere un Libano nuovo e stabile, l’unico modo per farlo è tagliare i legami con il passato e sostenere il nuovo corso.