La 29a Conferenza delle Parti (COP29) della Convenzione ONU sui cambiamenti climatici, prevista a Baku nel novembre 2024, si profila come un evento cruciale per affrontare la crisi climatica. Gli obiettivi chiave includono un aumento dell'ambizione in mitigazione, adattamento e finanziamenti per il clima, accompagnati da misure concrete. Un focus prioritario sarà un nuovo obiettivo finanziario annuale di mille miliardi di dollari per sostenere i Paesi in via di sviluppo, sfida significativa dato il mancato rispetto del precedente impegno di 100 miliardi. La COP29 discuterà inoltre l'implementazione dell’articolo 6 dell’Accordo di Parigi sui mercati del carbonio e la revisione degli NDC per contenere l'aumento della temperatura entro 1,5°C.

 Il contesto è complesso, segnato da crisi del multilateralismo e dalle elezioni statunitensi, che influenzeranno gli impegni globali e la cooperazione. In un clima di incertezza e di sospensione, un ruolo importante sull’agenda climatica della COP29, come sempre, potrebbe averlo l’UE, il cui approccio è stato spesso caratterizzato da un impegno per un’ambiziosa azione per il clima, solidarietà finanziaria e solida cooperazione internazionale. È da tenere presente che vi sono, comunque, differenze anche significative di enfasi e priorità tra gli Stati membri dell’UE nell’affrontare la crisi climatica globale.

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