Focus Migrazioni internazionali - maggio - agosto 2020

Marco Zupi
Focus n. 39 per l'Osservatorio di Politica Internazionale
Data: 
2020

La prima sezione del Focus analizza la distribuzione dello stock mondiale di migranti internazionali, così come risulta dai dati pubblicati a fine 2019 dall’UNDESA. Lo stock di 271,6 milioni di migranti internazionali è disaggregato per raggruppamenti di paesi: economie più sviluppate e meno sviluppate; paesi con economie a reddito alto, medio-alto, medio-basso e basso; per continenti.

La situazione che emerge è eterogenea: si va da casi limite come gli Emirati Arabi (in cui quasi l’88 per cento della popolazione totale è costituita dallo stock di migranti internazionali), alla situazione opposta di Cuba, Cina e Vietnam, tre Stati socialisti con una componente di immigrati inferiore allo 0,1 per cento della popolazione residente. L’Italia si colloca nel mezzo, con la componente di immigrati pari al 10,36 per cento della popolazione residente. Infine, il confronto tra lo stock di migranti internazionali nel 2019 con quello relativo al 2010 permette di individuare i paesi che hanno registrato il maggiore incremento di stock di migranti internazionali nel corso degli ultimi dieci anni.

La seconda sezione del Focus è dedicata alle misure emergenziali a sostegno della popolazione vulnerabile nei paesi OCSE e la situazione dei migranti. Un contraccolpo negativo preventivato del lock-down adottato nei diversi paesi per rallentare il tasso di propagazione del virus è stato lo shock sul mercato del lavoro.

La sezione mostra i dati disponibili relativi al ricorso ai diversi tipi di misure adottate nei paesi OCSE, evidenziando le diverse filosofie sottostanti, per poi presentare alcuni dati da cui inferire indicazioni sulla particolare vulnerabilità dei migranti internazionali presenti nei paesi OCSE.

La terza sezione del Focus è dedicata all’allarmante situazione dei migranti internazionali, richiedenti asilo e rifugiati senza documenti in Sudafrica, provenienti in grandissima parte dai paesi dell’Africa australe.

Nonostante la legge di riferimento in Sudafrica, il Refugee Act n. 130 del 1998 sia avanzata e riconosca il diritto dei richiedenti asilo e dei rifugiati di stabilirsi ovunque nel paese e godere della libertà di movimento, di lavorare e studiare, accedere ai servizi medici e alle cure salvavita, la realtà per molti migranti è oggi molto diversa.

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Italiano