La presidenza italiana dell’OSCE 2018: sfide e opportunità in aree prioritarie
Progetto congiunto OBCT/CeSPI il cui obiettivo è stato fornire una conoscenza aggiornata e approfondita di alcune delle aree in cui l’OSCE opera direttamente, di particolare rilevanza per la Presidenza italiana. Il progetto si è concentrato in particolare su due regioni: le aree di conflitto protratto (Transnistria, Abkhazia, Ossezia del Sud, e Nagorno-Karabakh) e i Balcani occidentali.
Il CeSPI ha svolto nell’ambito del progetto uno studio su sul tema della radicalizzazione islamista in Bosnia-Erzegovina.
La Bosnia-Erzegovina ha rappresentato, tra i paesi dei Balcani Occidentali, il principale bacino di reclutamento per i combattenti dello Stato Islamico, con circa 300 cittadini di quel paese (tra uomini, donne e bambini) che si sono uniti al gruppo jihadista trasferendosi in Siria ed Iraq6. Di questi, circa una cinquantina avrebbero poi fatto ritorno in Bosnia-Erzegovina, venendo poi in parte arrestati e processati.