The Two Souls of the Egyptian Revolution and Its Decline. A Socio-Political Perspective
A dieci anni dalla caduta di Hosni Mubarak, il movimento di protesta che animava piazza Tahrir non è riuscito a creare un percorso alternativo verso la democrazia nonostante la grande ondata di mobilitazioni nel Paese. L’inizio della rivoluzione del 25 gennaio 2011 non è avvenuto dall’oggi al domani, ma è stato il risultato di dieci anni di una contesa politica portata avanti da due diverse anime: quella sociale, rappresentata dalla mobilitazione dei lavoratori delle aziende statali, e quella politica, composta dagli attivisti politici e dai movimenti giovanili insieme ai gruppi di difesa delle donne e ai difensori dei diritti umani. Nonostante la grande ondata di attivismo, manifestatasi con scioperi, sit-in e proteste di piazza, queste due anime si sono incontrate raramente all’indomani della rivoluzione. Questo, insieme all’assenza di un’organizzazione politica organica, ha lasciato spazio alle forze più organizzate – i Fratelli musulmani – e al blocco controrivoluzionario guidato dall’esercito.