Le restrizioni alla mobilità internazionale negli ultimi mesi del 2021
La pandemia da COVID-19 ha avuto effetti diretti e indiretti sui migranti internazionali che, spesso, sono tra le categorie più vulnerabili nei Paesi di origine (da cui i richiedenti asilo fuggono), transito e destinazione (non solo i rifugiati, ma anche chi si trova in condizioni di irregolarità, e i migranti regolari per motivi di lavoro). Un effetto evidente è quello dovuto a misure di restrizioni di viaggio, come la sospensione dei viaggi aerei e la chiusura delle frontiere, che hanno rappresentato un fenomeno senza precedenti in un quadro di globalizzazione.
Il paper approfondisce la situazione attuale, in particolare nell’ultimo quadrimestre del 2021, constatando come si combinino oggi due fattori distinti che rendono la mobilità internazionale molto più difficile: la nazionalità (come nel passato, maggiori difficoltà si frappongono a chi intende partire da un Paese in via di sviluppo) e lo status di vaccinato anti SARS-CoV-2/COVID. L’analisi dei dati disponibili permette di incrociare le informazioni e confrontare le restrizioni che subiscono diverse persone interessate a viaggiare nel mondo. Nonostante le forti limitazioni non si sono interrotti i tentativi di attraversamento del Mar Mediterraneo che, anche nell’ultimo quadrimestre del 2021, risulta essere la regione col triste primato di maggior numero di morti durante la migrazione internazionale, come rivelano le più recenti stime.