Migrazione e disinformazione dopo l’invasione dell’Ucraina
La disinformazione fa presa sulle convinzioni delle persone e ne sfrutta le preoccupazioni, distorce le percezioni e in questo modo contribuisce alla costruzione del discorso politico. Le statistiche manipolate, le informazioni avulse dal contesto e le affermazioni fallaci su migranti e rifugiati sono particolarmente pervasive e la narrazione fondata su di esse tende a descrivere migranti e rifugiati come una minaccia per la salute, il benessere e l’identità dei cittadini europei.
La Foundation for European Progressive Studies insieme allo European Policy Centre e alla Friedrich-Ebert-Stiftung è impegnata dal 2020 in un lavoro di ricerca sulla disinformazione il cui obiettivo è identificare e analizzare le narrative ostili e fuorvianti in tema di immigrazione; tutto questo allo scopo di formulare delle raccomandazioni concrete su come prevenire la disinformazione e su come promuovere narrative alternative che indeboliscano quei messaggi che incitano alla paura e alla rabbia. L’ambizione è quella di ricostruire interamente il dibattito sull’immigrazione.
Nel corso dell’evento FEPS e EPC hanno presentato i risultati delle ricerche, riassunte negli studi del 2020 e del 2021 e nel nuovo rapporto che sarà pubblicato nell’autunno del 2022, incentrato sul caso specifico dell’Ucraina.
Qui di seguito il video dell'incontro