L’origine e la natura dei conflitti nell’area OSCE sono profondamente mutate dopo la fine della Guerra fredda, e le minoranze nazionali si trovano spesso al centro di dinamiche geopolitiche complesse. In molti casi le tensioni tra gruppi diversi all’interno degli stati hanno ripercussioni sui paesi vicini, e, altrettanto di frequente, queste tensioni derivano da un’insufficiente integrazione nella società dei suoi diversi elementi. Per affrontare queste problematiche, l’OSCE ha istituito nel 1992 l’Alto Commissario sulle Minoranze Nazionali, come strumento di prevenzione dei conflitti tra stati su questioni legate alle minoranze nazionali. Nell’ultimo quarto di secolo gli Alti Commissari che si sono avvicendati nella posizione hanno assistito i paesi OSCE nello sviluppare normative e politiche adeguate a garantire l’accesso delle minoranze a giustizia e educazione, per assicurarne la partecipazione alla vita pubblica e, in generale, per sostenere l’integrazione equilibrata di società eterogenee.

Durante il suo intervento l’Alto Commissario Zannier ha illustrato i temi e le aree su cui si concentra la sua attenzione, dall’Europa orientale all’Asia centrale, passando per i Balcani, e ha offerto una panoramica non solo delle sfide principali, ma anche di possibili buone prassi. Tra queste, l’Alto Commissario affronterà anche la possibile attuazione delle sue raccomandazioni tematiche anche alle ‘nuove’ minoranze, esito dei processi migratori, e in generale alle società contemporanee sempre più diversificate.

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