Ricostruire l’Ucraina: cosa l’esperienza della cooperazione italiana in Bosnia Erzegovina può insegnare per la futura ricostruzione e membership europea dell'Ucraina
Il progetto è stato avviato nell’autunno 2024 ed entrerà nel vivo nel 2025. Mira a creare un dialogo tra attori della società civile ed esperti, al fine di elaborare una chiara strategia di intervento di ricostruzione in Ucraina. Questo verrà realizzato tramite quattro attività: uno studio volto ad analizzare best practice e know-how dei soggetti della società civile coinvolti nei processi di ricostruzione post-bellica in Bosnia-Erzegovina a partire dalla seconda metà degli anni ’90; la mappatura delle ONG italiane operanti in Ucraina, per definire i bisogni della popolazione locale e le aree di intervento; un approfondimento pilota rivolto a sondare percezioni, bisogni e prospettive della diaspora ucraina in Italia; infine la redazione di un documento di sintesi in inglese che riassumerà le lezioni apprese e alcune possibili prospettive di intervento. Consapevoli che ogni riflessione sulla ricostruzione non potrà prescindere dalla necessaria fine del conflitto, i cui risultati ad oggi restano ancora imprevedibili, il progetto si pone l’obiettivo di produrre delle raccomandazioni quanto più possibile flessibili e capaci di adattarsi alle future esigenze del paese.